FUORI ORA: le pagelle ai nuovi singoli (24 giugno 2022)

AKA7EVEN FEAT. GUÈ – TOCA
Premio all’originalità per Aka7even: l’anno scorso “Loca”, quest’anno “Toca”, il prossimo “Coca” per omaggiare l’unica cosa che può farci piacere una canzone simile. Una sorta di baby dance imbarazzante dove Guè Pequeno abbassa ancora di più il livello con le solite rime da playboy con diamanti e carte illimitate. A 41 anni sarebbe meglio iniziare a parlare anche di altro.
VOTO: 1

CARL BRAVE E NOEMI – HULA-HOOP
Il limone va spremuto fino alla fine e Carl Brave e Noemi seguono alla lettera questa logica riproponendo dopo un anno la fortunatissima ricetta di “Makumba”, tanto che a un certo punto ti viene da cantare “e mentre gira, gira, gira l’hula-hoop”. Carina, ma è passato troppo poco tempo per non accorgersi del copia-incolla.
VOTO: 6

DITONELLAPIAGA – DISCO (I LOVE IT)
Interessante l’idea di incrociare le tinte r’n’b delle strofe con le sonorità disco-funk del ritornello, il brano si rivela però alla fine noiosetto e monotono. Sembra utile solo per battere il record di titolo più volte ripetuto in una canzone: dopo le 48 volte di “Chimica”, qui arriviamo addirittura alle 54 di “Disco”. Che palle.
VOTO: 5

FEDERICO ROSSI – LE MANS
Guarda decisamente al mondo di Harry Styles questo nuovo singolo di Federico Rossi, che da solista non è più riuscito a raggiungere i livelli toccati dall’accoppiata con Benji. Difficilmente ci riuscirà anche con questo brano che vuole parlare di un sentimento che cresce come in una corsa spericolata, ma si ferma a un racconto banale e leggerino. Come un bicchiere d’aria fresca quando però non hai sete.
VOTO: 5

FOLLYA – TUTT’OKKEI
I “nuovi” Dear Jack sono una delle novità più positive dell’anno e lo confermano in questo brano che si presenta come ideale sequel di “Morto per te”, tra ricerca nei suoni, ritmo trascinante e un Bernabei che mette a segno un cantato atipico e fresco.
VOTO: 6,5

FRANCESCO GABBANI – PEACE & LOVE
Tastiere alla Coldplay e conferma di Gabbani nel saper fare pop intelligente in un testo che mixa elementi della cultura italiana e di quella inglese per portare un messaggio di speranza. La sensazione è che però qui manchi il ritornello trascinante dei suoi successi più celebri.
VOTO: 6,5

GEMELLI DIVERSI – VERO
Sono i primi ad aver portato il rap nel mainstream e i precursori della parte più pulita del genere con ritornelli e melodie facilmente canticchiabili, e questo ritorno sulle scene è pienamente coerente con il loro percorso. Un brano davvero piacevole che s’incolla in testa già dopo il primo ascolto.
VOTO: 7

GIUSY FERRERI – CAUSA EFFETTO
Saremo ripetitivi, ma ogni volta che ascoltiamo un nuovo estratto dall’ultimo album di Giusy ci chiediamo il perché della scelta di “Miele” a Sanremo: ogni altra proposta avrebbe lanciato in una maniera molto diversa il progetto. Questa “Causa effetto” ha ad esempio un grande appeal radiofonico e si presenta come un ottimo bilanciamento tra le due anime di Giusy, con strofe più fresche e up-tempo che guardano agli ultimi anni di carriera e un ritornello che sfocia nel pop-rock degli esordi. Un gran peccato non averle dato quella vetrina.
VOTO: 7

JOVANOTTI – SENSIBILE ALL’ESTATE
Con ancora il sorprendente successo di “I love you baby” – che l’ha reso l’unico over 50 nella classifica dei singoli – tutt’altro che assopitosi nonostante le tante nuove uscite, Jovanotti torna subito in radio con un brano tipicamente estivo tra atmosfere rilassate, fresche e uno special rappato, senza cadere però nei cliché e nelle banalità delle altre proposte stagionali.
VOTO: 6,5

MANUEL AGNELLI – SIGNORINA MANI AVANTI
Agnelli guarda all’alt-rock e agli anni ’90 in un brano energico dove urlano chitarroni e batterie tra distorsioni, un cantato tosto e impetuoso e una costruzione ricercata e ricca di particolari. Brani così sono sempre più rari da ascoltare oggi e chi li fa non può che essere applaudito.
VOTO: 7

MARCO CARTA – SESSO ROMANTICO
Marco torna con un brano pop un po’ tiepido nel ritornello e più interessante nelle strofe, dove si mette alla prova con un ritmo sostenuto e quasi nuovo per lui. I suoni sintetici non riescono però a far risaltare del tutto i colori della sua voce.
VOTO: 6

NESLI, RAIGE – TERRA DI CONFINE
Percorsi molto simili i loro, partiti dal rap e arrivati poi a un mondo più cantautorale, che ora confluiscono in questo brano che anticipa il nuovo progetto musicale di Nesli ed è il più catchy e immediato tra quelli già estratti. Funziona la produzione basata tutta su una ritmica potente e serrata, e anche il testo ricco di metafore.
VOTO: 7

RAF – CHERIE
Torna a sette anni dall’ultimo album di inediti Raf con un brano che lascia però l’amaro in bocca: è una scelta che si muove tra dance e funk strizzando palesemente l’occhio alle radio, con un testo veramente troppo leggero per un cantautore del suo spessore. Buono solo il groove scandito dal basso. Dopo un’assenza così prolungata era lecito aspettarsi molto di più.
VOTO: 5

RIKI – FERRARI WHITE
Lui è passato in poco tempo dal collezionare dischi di platino a vedere il suo pubblico quasi completamente sfumato, diventando l’emblema di come il successo proveniente da “Amici” sia a data di scadenza se basato più sul volto che sulle canzoni. Difficilmente potrà risalire con proposte così insipide e inutili come una forchetta quando mangi il brodo.
VOTO: 4

SALVATORE SABA, SIMONETTA SPIRI – AYMERICH
Canzone fuori dagli schemi che gira intorno alla leggenda della figlia di una nobile famiglia sarda, murata viva nel parco di Aymerich quando si innamorò di un giardiniere rifiutando di convolare a nozze con un uomo benestante voluto dai genitori. Lui ha una voce calda che viene dall’r’n’b e Simonetta si mette al servizio di questo mondo mostrando duttilità e aggiungendoci la sua tipica interpretazione viscerale e diretta, per un connubio che funziona.
VOTO: 7

SAMUEL – OCCHIALI DA SOLE
Forse mai così commerciale e radiofonico Samuel come in questo brano, che guarda all’eurodance e dimostra di essere al passo coi tempi pur senza cadere nei soliti cliché del periodo. Con il sostegno delle radio, potrebbe diventare uno dei tormentoni a sorpresa dell’estate.
VOTO: 7

VIRGINIO – M’INCANTA
Non ne sta sbagliando una ultimamente Virginio, prendendosi anche una rivincita da chi lo vedeva più autore per altri che cantautore. Ciò che funziona in particolare qui è l’ottimo compromesso trovato tra influenze latine e elementi al passo coi tempi, e un ritornello arioso e di grande respiro melodico. Segno di come riesca a far risaltare la sua personalità sia nelle ballad che nelle parentesi più ritmate come questa.
VOTO: 7,5

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