“Contrabbando”: la grande occasione di Tropico con Cremonini e Fibra. RECENSIONE

Tropico è Davide Petrella. Davide Petrella è anche Tropico, ma soprattutto uno degli autori più prolifici e di successo degli ultimi anni. Hit scritte in serie per nomi come Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Elisa, Emma, Elodie e tanti altri. Più di 40 certificazioni ottenute solo negli ultimi due anni e mezzo.
Livelli mai raggiunti dal suo percorso cantautorale, e si fa una grande fatica a comprenderne le ragioni considerando proposte spesso di assoluto livello. Pensiamo alle intense “Carlito’s way” e “Piazza Garibaldi (feat. Franco126)”, o all’ultima “Nuda sexy noia” con quel beat martellante appetibilissimo per le radio.
Oggi arriva però finalmente per lui la grande occasione, grazie a “Contrabbando” e all’aiuto di Cesare Cremonini e Fabri Fibra.

Una collaborazione non del tutto inattesa se pensiamo che Petrella lavora da tempo con entrambi, ma che suscita subito curiosità già solo per la presenza di Cremonini.
Il cantautore de “La ragazza del futuro” è infatti costantemente lontano da featuring e da operazioni di questo tipo, eppure si rivela quanto mai centrato. La sua presenza aggiunge freschezza e porta il brano verso quei toni squisitamente pop, e allo stesso tempo raffinati, di cui è maestro.
Un pop che s’incontra con il cantato dalle tinte urban di Tropico e il rap di Fibra, in un abile gioco di contaminazioni che sprizza estate da tutti i pori.

“Contrabbando” può infatti giocare da outsider la partita dei tormentoni, perché si distingue da tutti gli altri. La stagionalità è solo nei suoni, il testo è invece un mix di intelligenza e sana strafottenza.
Ci sono le buone idee che, in un mondo pieno di ingorghi, rischierebbero di perdersi nel “fango” e quindi, all’inizio, è meglio lavorarle “sottobanco“. C’è il fastidio per la troppa importanza riservata alla moda: “Invitami alla tua sfilata e ti mando a fanc*lo“.
E non può mancare anche la preoccupazione per la scarsa attenzione verso la cultura (“Cediamo Bocelli all’America, rimpiango la cultura ellenica“) e per l’impoverimento attuale del livello musicale (“La trap e la drill, le droghe e le miss“).

Lo special del rapper di Senigallia s’incastra alla perfezione in questo discorso con barre che seguono la linea tracciata da alcuni brani del suo ultimo album “Caos”. Un Fibra irriverente, senza scrupoli, che vorrebbe prendere a schiaffi tutti i “rapper scarsi” e i “politici nazi“. Violento quando, nel più emblematico riferimento all’attualità, dice “qualcuno vada da Putin e gli spari in faccia“.
Versi quanto mai atipici per un brano che ha l’obiettivo di diventare una hit estiva.

“Contrabbando” riesce quindi ad essere, allo stesso tempo, commerciale e fuori dagli schemi. T’immagini da una parte a cantarla a squarciagola con i finestrini abbassati, e dall’altra a rifletterci su e a rimanerne scosso. Una leggerezza che ti prende però a pugni.
È tra le ultime arrivate, ma è subito diventata la canzone più forte di quest’estate. Quella giusta perché Petrella non sia più “anche Tropico”, ma “soprattutto Tropico”.

Nick Tara