FUORI ORA: le pagelle ai nuovi singoli delle ultime settimane

BABY K – EASY
Vuole prolungare l’estate Baby K con questo brano in cui c’è più spazio del solito per il cantato e si raccontano gli inizi di un innamoramento in maniera banale, facilotta, da diario adolescenziale. A 39 anni sarebbe anche ora di mostrare una maggior maturità.
VOTO: 3

CESARE CREMONINI, LUCIO DALLA – STELLA DI MARE
Uno dei tanti capolavori scritti da Lucio Dalla trova una nuova vita grazie a questo duetto virtuale che sfrutta la linea vocale del master originale registrato nel 1979.
Queste operazioni di solito difficilmente riescono, qui invece funziona tutto: l’arrangiamento quasi dance attualizza il brano pur senza stravolgerlo e il connubio è talmente riuscito che le due voci sembrano essere in studio insieme. Il voto va quindi sia alla resa finale che all’idea di riportare Lucio in radio.
VOTO: 8

COMA COSE – CHIAMAMI
I Coma Cose fanno un ping-pong con le loro voci in questo brano in cui viene raccontata l’importanza di esserci l’uno per l’altra. Un racconto intimo a cui si oppone un arrangiamento fatto di ritmiche e chitarra che dà grandi potenzialità radiofoniche.
VOTO: 7

DARGEN D’AMICO – PATATINE
Dargen D’Amico lancia dal suo ultimo album “Nei sogni nessuno è monogamo” un nuovo estratto che viaggia all’opposto di “Dove si balla”: intimo, riflessivo, profondo, tratteggia con sensibilità le difficoltà della vita e dei rapporti umani. Commovente la strofa sulla mamma separatasi a 70 anni.
VOTO: 7

FABRI FIBRA, LAZZA, MADAME – CAOS
Fibra estrae dal suo ultimo album “Caos” il brano di maggior successo, già certificato con il disco di platino. Una ballad rap in cui tre stili diversi ben convivono nel raccontare la malinconia che ci si ritrova a vivere quando si sta per molto tempo lontani da ciò che ti fa stare bene, che sia una persona o una passione (in questo caso la musica).
VOTO: 7

GIORDANA ANGI – UN AUTUNNO FA
Torna alle origini Giordana scegliendo una ballad molto classica per lanciare il suo quarto album di inediti di prossima uscita. Intro piano e voce per poi lasciare spazio a un grande crescendo emozionale che esalta il graffiato della cantautrice nel raccontare una storia che inizia e finisce nel corso di una stagione lasciandosi con sè una serie di ricordi come fossero fotografie. Uno dei brani migliori della sua carriera.
VOTO: 8

GIUSY FERRERI – FEDERICO FELLINI
Ennesimo estratto dal suo ultimo album “Cortometraggi”, ennesimo rimpianto per il Sanremo che poteva essere per lei e che invece non è stato per colpa della sbagliatissima scelta ricaduta su “Miele”.
Perchè, dopo quell’episodio in riviera, Giusy non ha più sbagliato un colpo lanciando un singolo più bello dell’altro, come questo: una ballad matura, intensa, convincente e perfetta per la sua vocalità. Le radio non la stanno premiando, ma siamo sicuri che, col tempo, questa strada potrà ridarle la credibilità da interprete persa dopo i troppi tormentoni estivi.
VOTO: 7,5

LUIGI STRANGIS – STAI BENE SU TUTTO
L’ultimo vincitore di “Amici” torna in radio con un brano dalle tinte glam-rock più forte però nelle intenzioni che nella riuscita finale. Sarebbe stato più convincente se avesse proseguito con il riff ruvido della prima strofa, l’elettronica smorza invece un po’ troppo la carica generale. Una buona proposta, però con il freno a mano tirato.
VOTO: 6

MANESKIN – THE LONELIEST
Si parla di addii in questo nuovo singolo dei Maneskin che segna il loro ritorno alla ballad. Bravo Damiano a variare tra l’interpretazione delicata e malinconica delle strofe e quella più ruvida del ritornello, ottimo l’arrangiamento con una batteria che sostiene l’intimità del brano senza risultare troppo invasiva e un’assolo di chitarra nello special da apoteosi. Un classic-rock di grande eleganza.
VOTO: 8,5

MANUEL AGNELLI – MILANO CON LA PESTE
Rock-ballad di grande spessore che racconta il periodo della pandemia e le problematiche che ha arrecato ai rapporti sia a livello emozionale che sociale, con un’introduzione che punta molto sul pianoforte per poi arrivare a un’evoluzione scandita da una ritmica potente e decisamente impattante.
VOTO: 8

NESLI – SALVAMI
Sempre più lontano dalla melodia che ha contraddistinto i suoi lavori tra il 2015 e il 2019 e sempre più vicino alle sue origini rap, Nesli sfodera un brano intenso che ha il coraggio di parlare di depressione, solitudine, dolore, fallimento e alti e bassi che ci sono dietro al successo. Un flusso di coscienza tra i più sinceri e forti degli ultimi anni.
VOTO: 8

PINGUINI TATTICI NUCLEARI – RICORDI
C’è una storia toccante dietro a questo nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, nascosta in quel “sbadiglio e prendo la boccetta di Aducanumab”. L’aducanumab è un farmaco utilizzato dai malati di Alzheimer e infatti il brano parla di una coppia che rivive i propri momenti migliori mentre uno dei due, affetto da questa malattia neurodegenarativa, sta progressivamente perdendo pezzi di sè.
Spicca quindi la contrapposizione tra un testo così forte e le sonorità come di consueto allegre e spensierate.
VOTO: 7,5

RON – I GATTI
Ron lancia il suo nuovo album “Sono un figlio” con un brano profondo, poetico e intriso di malinconia in cui la presenza dei gatti si intreccia con l’assenza di un amore evocando, con il loro modo di essere, emozioni e ricordi di quella persona che non c’è più. Sì, le grandi canzoni autorali esistono ancora e questa ne è un marcato esempio.
VOTO: 8

SANGIOVANNI – FLUO
Base già sentita e risentita e voce veramente troppo effettata. Tutto ripetitivo, piatto, sempre uguale a sè stesso. Se non altro ha una sua identità, il problema è che non si avverte alcuna crescita dal punto di vista autorale.
VOTO: 3

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