Intervista a Mazzini: “Parlo di quello che mi va senza troppe regole o cliché”

Esce oggi giovedì 7 ottobre per MAIONESE Project/Matilde Dischi “Fuorisede”, il nuovo singolo del cantautore Mazzini che arriva a pochi mesi dal precedente “Lorena”, inserito in alta rotazione su RAI Radio 2 Indie e entrato nella playlist ufficiale di Amazon Music “Nuovo Indie Italiano”. “Fuorisede” racchiude in sé un vero e proprio mood of life: quello appunto dello studente che vive lontano dalla propria città, diviso tra il dovere dei libri e la voglia di fare nuove esperienze, godendosi appieno quelli che probabilmente saranno gli anni più liberi e leggeri della sua vita. Abbiamo raggiunto Mazzini per farci raccontare questo suo progetto.

Chi è Mazzini? Parlaci un po’ di te e di com’è nata la tua passione per la musica.
Sono un cantautore che trasforma in testi e melodie gli avvenimenti delle proprie giornate. Il passaggio da semplice divertimento ad una vera e propria passione credo sia avvenuto proprio così, quando ho realizzato che usare la musica come mezzo personale di comunicazione mi facesse stare bene.

“Oggi tiro il freno a mano dei miei piedi, cammino a passo lento, faccio respiri pieni”, canti all’inizio del brano. Perché vuoi “andare piano”?
Perché sono una persona che tende a non rallentare per natura, a volte anche solo per senso di responsabilità e con il tempo sto cercando di trovare un limite. Vedo però che non sono il solo, in tanti ci troviamo a correre anche quando stiamo andando dove non vorremmo, arriva il momento in cui dobbiamo mettere in atto un cambiamento.

Nell’ultimo anno hai trovato spazio in alcune playlist indie; qui però ti presenti in una veste leggera e spensierata, lontana quindi da quel sentore cupo e nostalgico tipico del genere. Come definiresti la tua proposta musicale?
È vero, scrivendo di quello che mi succede quotidianamente parlo sia di cose nostalgiche che cose che mi rendono felice. Sono sicuramente all’interno del filone indie ma la mia proposta musicale la definirei come cantautorato italiano moderno. Il termine “indie” nel mio caso ha più un significato originario: parlo di quello che mi va senza troppe regole o cliché.  

La produzione artistica è firmata da Marta Venturini, produttrice – tra gli altri – del bestseller “Mainstream” di Calcutta. Com’è nato il vostro incontro?
È una collaborazione che è nata un po’ di tempo fa, avevo dei provini da produrre e il primo nome a cui ho voluto sottoporli è stato il suo, proprio per il grande lavoro fatto con Calcutta ed altri. Sono veramente onorato di questa occasione ogni volta che lavoro con lei.

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso?
Sono nato con i Blink 182 e cresciuto con Placebo e Panic At The Disco. Sul fronte italiano invece i riferimenti sono Calcutta, Brunori sas e Coez.

Progetti futuri e obiettivi?
Ci sono nuovi singoli già pronti che non vedo l’ora di far uscire, poi ci sono tante canzoni con cui entrare in studio…e poi ho voglia di suonare live il più possibile!

Grazie all’Ufficio Stampa Arianna Del Ponte.

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