FUORI ORA: le pagelle ai nuovi singoli (27 maggio 2022)

BIAGIO ANTONACCI – SERIA
Per questo ritorno estivo Antonacci decide di ricalcare la leggerezza di alcuni successi del suo passato, da “Pazzo di lei” a “Non vivo più senza te”, affidandosi però a un suono più attuale e nuovo per lui, che sfrutta l’elettronica mista all’urban della produzione di d.whale. L’esperimento funziona, è facilmente canticchiabile, e può far trovare al cantautore milanese un suo spazio in una stagione diventata negli ultimi anni difficile per i big della sua generazione.
VOTO: 7

CHIARA GALIAZZO – UN’ESTATE FA
Torna dopo un lungo silenzio Chiara e lo fa affidandosi a questo classico di Franco Califano già molte volte coverizzato, ma che lei propone in una veste tutta nuova con una spruzzata di dance anni 2000, non facendogli comunque perdere l’originaria malinconia. Sempre brava, come dimostrato nel suo passato a X-Factor, nel fare proprie canzoni non sue.
VOTO: 7

LA RUA – SOTTO UN TRENO
Tornano anche loro sulle scene dopo parecchio tempo con un brano che presenta una netta rottura rispetto al folk degli esordi. Scritto insieme a Elisa, è il racconto della fine di una relazione con un sound di matrice rock, parole molto dirette e un cantato graffiante del leader Daniele Incicco ideale per la rabbia del testo. Incisivo.
VOTO: 7

MARGHERITA VICARIO – ONDE
Tenta la strada del tormentone estivo per provare a fare il salto definitivo ma la mossa non sembra quella giusta perché il brano risulta sempliciotto, anonimo e troppo simile a tante cose sentite e risentite negli ultimi anni. Potrebbe cantarlo una a caso tra Elodie, Elettra Lamborghini o Ana Mena e da una cantautrice è lecito aspettarsi ben altro.
VOTO: 4

MARLENE KUNTZ – LA FUGA
A sei anni dall’ultimo album di inediti, tornano con un brano che richiede più di un ascolto per essere assimilato e che ci mostra una netta inquietudine nei confronti del presente ma, soprattutto, del futuro. Cristiano Godano guarda, dall’alto di una montagna, una città che è rappresentazione della nostra condizione umana tra distanza, inquinamento, schiavitù social e meschinità, e dove l’unica soluzione è, appunto, scappare. La musica si muove in perfetto connubio con il testo, con una crescita lenta che ci porta a un crescendo caotico, fotografia di ciò che stiamo vivendo. Brano ispiratissimo.
VOTO: 7,5

MICHELE BRAVI – ZODIACO
In netta contrapposizione rispetto alla proposta sanremese, qui si parla con ironia di segni zodiacali per raccontare un amore che non ha paura di vivere anche senza il favore delle stelle. Una ricerca di spensieratezza forse anche eccessiva: perché già la voce di Bravi non è particolarmente adatta a questi mondi e qui risulta fin troppo effettata e coperta da suoni meccanici che non le rendono affatto onore.
VOTO: 5

MICHELE MERLO – FARFALLE
Singolo postumo del giovane e sfortunato cantautore a quasi un anno dalla sua scomparsa, ce lo mostra a cimentarsi per la prima volta con il rap nelle strofe, con un ritornello invece melodico e vicino a ciò che aveva fatto in passato. Nel testo si parla di fragilità (“Siamo farfalle ma ci crediamo elefanti, non siete stanchi
di credervi supereroi?”), è crudo, vero, viscerale, una botta al cuore che dimostra come Michele avesse tanta esigenza di comunicare e un’innata sensibilità. Sarebbe bello se le radio, che non l’hanno mai considerato quando era in vita, facciano conoscere ora al pubblico la profondità di questo ragazzo: non è mai troppo tardi per scoprire un artista e questo brano merita un grande spazio.
VOTO: 8

PINGUINI TATTICI NUCLEARI – GIOVANI WANNABE
La band di Riccardo Zanotti riparte da dove si era fermata, proponendoci la ricetta che li ha resi celebri tutta a base di positività, allegria e spensieratezza. Ed è in questo senso che viene ribaltato anche il termine “wannabe”, che qui vuole riferirsi a chi ha la fame di trovare un suo posto nel mondo. Sempre piacevoli.
VOTO: 7

TOMMASO PARADISO – PIOVE IN DISCOTECA
Nelle ultime estati si era sentita un po’ la mancanza di Paradiso che qui prova a recuperare il mood dei tormentoni estivi sfornati ai tempi dei Thegiornalisti. Il tentativo è buono nelle strofe, con un testo semplice ma molto evocativo nel raccontare un amore nato in una classica estate all’italiana. Il ritornello non ha però il mordente di brani come “Riccione” o “Felicità puttana”.
VOTO: 6

ULTIMO – VIENI NEL MIO CUORE
Questo nuovo singolo di Ultimo sembra un messaggio diretto a chi gli dice che sa scrivere solo canzoni tristi. Si cimenta per la prima volta in un up-tempo che sfrutta elettronica, cori e una batteria martellante e il risultato è perfetto sia per l’aria di festa che respirerà a breve negli stadi, ma anche per conquistare le playlist estive senza comunque cedere alle logiche reggae. Anche la scrittura ne esce di molto alleggerita rispetto all’ultimo album “Solo”, narrando un amore totalmente felice e spensierato. Spiazzante.
VOTO: 8

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