FUORI ORA: le pagelle ai singoli dell’ultimo mese

ACHILLE LAURO – CHE SARÀ
Lauro torna dopo un breve periodo di silenzio con una ballad di grande spessore emotivo che si interroga sul futuro guardando però, allo stesso tempo, il passato con nostalgia. Interessanti diversi passaggi del testo per la canzone forse più introspettiva ed evocativa della sua carriera.
VOTO: 8

ALEX – MANO FERMA
Tipica ballad che racconta l’importanza di avere accanto una persona che è una certezza anche “quando si è rovinato tutto ed è rimasto niente”. Da apprezzare che il finalista dell’ultima edizione di “Amici”, una volta uscito dal programma, non abbia ceduto a una proposta più commerciale e anzi, stia dimostrando un sicuro passo avanti rispetto ai brani precedenti.
VOTO: 7

ALESSANDRA AMOROSO – NOTTI BLU
Un brano che prosegue sul filone della contemporaneità inseguito negli ultimi anni, stavolta spingendosi però ancora di più sulle ritmiche dance e la voce della salentina sta comunque bene anche in questo mondo. Sarebbe stato però più adatto all’estate, d’inverno ci saremmo aspettati l’Alessandra più intensa.
VOTO: 6

DANIELE SILVESTRI – TIK TAK
Silvestri torna a pubblicare qualcosa di radiofonico e più immediato dopo anni in cui dalle radio è stato abbastanza lontano. Funziona in particolare la ritmica scandita dal “tik tak” del titolo e gli incastri metrici del testo che dimostrano come il cantautore romano, quando si addentra nel rap, sia decisamente meglio di chi il rap lo fa di professione.
VOTO: 7

DIODATO – SE MI VUOI
Colonna sonora del film “Diabolik – Ginko all’attacco”, parte delicatamente per poi sfociare in un crescendo musicale da brividi tra opera-rock e psichedelia e dove l’orchestra recita la parte del leone. Diodato dimostra così, se ce ne fosse ancora bisogno, di avere un feeling speciale con il mondo cinematografico.
VOTO: 8,5

EROS RAMAZZOTTI – GLI ULTIMI ROMANTICI
Terzo estratto da “Battito infinito”, ultimo album di Eros che avrebbe meritato maggior fortuna e la dimostrazione è anche in questo brano decisamente radiofonico, con un testo ispirato sui nuovi eroi che sono quelli che credono ancora nell’amore puro, e con diversi guizzi come il sax che dà un’ottima ariosità.
VOTO: 7,5

ERNIA – BELLA FREGATURA
Torna a scrivere d’amore Ernia in questo brano che racconta un innamoramento in maniera disillusa e che ricalca pienamente la struttura di “Superclassico”. Non sembra però avere la stessa forza e incisività del precedente successo.
VOTO: 6

FABRIZIO MORO – SENZA DI TE
Si alleggerisce a livello sonoro Fabrizio Moro, in questo brano che sfrutta le tastiere à la Coldplay per dare una gran freschezza allo sviluppo. Un vestito attuale, radiofonico, inedito per lui, che non lascia comunque da parte l’eleganza e la profondità della sua penna.
VOTO: 8

FEDEZ FEAT. SALMO – VIOLA
Nemici-amici, si trovano per la prima volta in questo brano che nasce da una passione che li unisce – quella per il punk – e che, secondo le aspettative, doveva strizzare l’occhio a band come Green Day, Sum 41 e Blink 182. Il risultato è però talmente macchiettistico da far sembrare Fedez e Salmo una cover-band dei Dari.
VOTO: 2

GAZZELLE – NON LO DIRE A NESSUNO
Ballad ben strutturata che invita a proteggere i propri momenti di felicità senza ostentarti e tenendoli al riparo dai temporali che si portano dentro le altre persone. La costruzione è quella classica delle proposte di un riconoscibilissimo Gazzelle, con strofe più malinconiche e un ritornello dotato di un gran tiro.
VOTO: 7

GIO EVAN – DE DOMINICIS
Nuovo omaggio di Gio Evan a un pittore: dopo Hopper, ora è il turno di De Dominicis, figura indipendente dalle mode, scandaloso e al tempo stesso raffinato. L’idea è raccontare l’unicità dell’essere umano attraverso diverse immagini prese dal quotidiano e il brano si fa ascoltare con piacere. Manca però la poesia del cantautore, che qui sforna un testo un po’ troppo semplicistico.
VOTO: 5,5

GIORGIA – NORMALE
Segna un ritorno dopo sei anni dall’ultimo album di inediti e si fa veramente fatica a capire il perché di questa scelta di Giorgia. Un brano modaiolo, senz’anima: è tutto elettronico, pieno di effetti vocali e nello special la cantante replica praticamente lo stesso flow di Mahmood (che scrive il brano). Perchè rinchiudere una voce così bella e limpida in qualcosa che l’appiattisce e non la fa esplodere?
VOTO: 4,5

IRAMA – ALI
Torna alla sua anima più cantautorale Irama con questo brano che sembra avere un filo diretto con “Ovunque sarai” perché possiede le stesse tinte viscerali e un testo che sa alternare tristezza e speranza. La bella notizia è che si è scrollato di dosso lo squallore di “Pampampampampampampampam”, la brutta è che non sappiamo se se l’è tolto per sempre.
VOTO: 7,5

JOVANOTTI – SE LO SENTI LO SAI
Non si può che esprimere un’enorme gratitudine verso Jovanotti per aver pubblicato questo pezzo. È un invito a focalizzarsi solo sulle cose più vere e semplici della vita, un abbraccio a chi vuole trovare “la forza di volare ancora”, un’esaltazione della nostra natura umana inevitabilmente divisa tra forza e fragilità.
Una saggezza autorale che si trova raramente nella nostra attualità musicale.
VOTO: 8,5

MODÀ – FINISCE SEMPRE COSÌ
Una delle migliori proposte pop-rock degli ultimi anni. I Modà raccontano la pazzia provocata dal troppo amore giocando abilmente tra pause e accelerate, dando un peso fondamentale alla dinamica, con la sezione ritmica delle strofe che crea una grande tensione emotiva e i diversi passaggi orchestrali che danno un respiro sinfonico al brano. Tappeto sonoro che esalta particolarmente la voce di Kekko Silvestre.
VOTO: 8,5

NEK – LA TEORIA DEL CAOS
Un brano che racconta come la vita non possa mai essere scandita dall’ordine e bisogna quindi trovarsi sempre pronti ad affrontare gli eventuali stravolgimenti che ci si trova di fronte. La ritmica conquista al primo ascolto, con la voce che si sviluppa prima su un giro di basso per poi arrivare all’ingresso di una chitarra acustica.
VOTO: 7

TANANAI – ABISSALE
Sorprende Tananai mostrandosi in una veste che non avevamo ancora visto, intima, emozionante e riflessiva. Testo ben scritto con al centro un amore al capolinea ed è buono anche il crescendo continuo del brano. Gli unici difetti sono i troppi effetti vocali e una voce che dovrebbe essere meno imprecisa per poter sfornare brani di questo tipo.
VOTO: 7

TIZIANO FERRO – LA PRIMA FESTA DEL PAPÀ
Dopo “La vita splendida”, Tiziano continua a proporsi in una veste molto classica e cantautorale. L’argomento qui è il sogno della genitorialità, vissuto prima con la paura di non poterlo mai realizzare a causa delle leggi del nostro Paese che precludono il percorso dell’adozione alle coppie omoaffettive, e poi con la gioia di due bambini che entrano nella sua vita come un “miracolo”. Interpretazione e parole che non possono che commuovere.
VOTO: 10

ULTIMO – TI VA DI STARE BENE
Nuova svolta per Ultimo che, dopo l’elettro-pop di “Vieni nel mio cuore”, qui si propone in una veste pop-rock tra chitarre e batterie possenti e un ritornello cantato a squarciagola, perfetto per gli stadi. È in un periodo in cui ha voglia di sperimentare e riesce a farlo senza rinunciare alla sua identità, evidente in un testo dai toni malinconici e profondi.
VOTO: 8

VASCO ROSSI – PATTO CON RISCATTO
Classico incedere pop-rock in questo brano che paragona i rapporti di coppia contemporanei a un contratto stipulato tra le due parti. Non è tra le cose migliori di Vasco e aveva forse anche delle cartucce migliori da giocarsi per estrarre un altro singolo dal suo ultimo album “Siamo qui”, ma si fa comunque ascoltare con piacere.
VOTO: 7

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