INFOMUSICA BEST OF 2021: le 30 migliori canzoni dell’anno (parte 3 di 3)

(Prima parte qui)
(Seconda parte qui)

ORNELLA VANONI – UN SORRISO DENTRO AL PIANTO

Gabbani ha cucito addosso alla signora della canzone una riflessione matura sull’amore che è riassunta nel titolo: sorridere in mezzo alle lacrime, dimenticare le ferite con un sorriso. C’è da una parte il talento dell’autore nel trattare l’argomento senza risultare mai banale, e dall’altra la consueta eleganza dell’interprete. Classe pura.

PIERDAVIDE CARONE – BUONANOTTE

Pierdavide è uno dei cantautori più bravi e sottovalutati che abbiamo in Italia e continua a dimostrarcelo. Qui guarda molto alla delicatezza delle ballad dei suoi esordi, utilizzando sapientemente una ritmica che velocizza il brano e mischiando falsetto e voce più graffiata. Il testo è semplice ma suscita grande emozione. E colpire con la semplicità è per pochi. Genuina.

SIMONETTA SPIRI – NELLE TUE MANI

L’emblema che, molte volte, le canzoni migliori non passano in radio e non hanno milioni di streaming su Spotify, ma bisogno avere la curiosità di scoprirle. Simonetta firma un brano che sa di vita vissuta, con una costruzione pop ricca di variazioni, e un azzeccato special rappato che aggiunge un elemento figlio dei tempi a una ricetta molto classica. Vera.

TIROMANCINO FEAT. CARMEN CONSOLI – L’ODORE DEL MARE

Ci sono canzoni in grado di sostituire un abbraccio, una carezza, una parola detta al momento giusto. Che sono in grado di darti lo scossone per uscire da un periodo di sofferenza. “L’odore del mare” è una di queste: la ascolti e ti senti meglio. Capolavoro.

TOMMASO PARADISO – MAGARI NO

Ballatona con grande apertura nel ritornello, l’immaginario è quello nostalgico di fine anni ’70 e inizi ’80 che a Paradiso è tanto caro, e nelle sonorità c’è un ritorno al periodo pre-boom dei TheGiornalisti. Dopo alcuni esperimenti poco azzeccati, un gran bene. Catchy.

TROPICO – CARLITO’S WAY

Atmosfere vintage e rarefatte, con un pianoforte e una ritmica elegante che esaltano la storia raccontata di due anime perse in un mondo troppo stretto. Una di quelle canzoni d’amore senza tempo.

ULTIMO – NIENTE

Ultimo si conferma la realtà più solida e matura uscita negli ultimi anni e questo brano ne è la dimostrazione: incrocia la miglior tradizione cantautorale italiana con l’incisività del rap, da una parte ti scuote con la sua rabbia ma dall’altra vorresti stringerlo quando canta “Quando mi abbracci non sento più niente”. Un’autoanalisi che ti arriva dritta come un pugno e si rivela emotivamente fortissima. Viscerale.

VASCO ROSSI – L’AMORE L’AMORE

È il Vasco più ironico, che parla di libertà assoluta nell’amore facendo anche riferimento a un triangolo senza rinunciare alla consueta spinta rock’n’roll. Per tiro, struttura e produzione è il miglior brano tratto dal suo ultimo album “Siamo qui”. Energico.

WILLIE PEYOTE – MAI DIRE MAI (LA LOCURA)

Rivelazione dell’ultimo Sanremo nonché vincitore del Premio della Critica “Mia Martini”, critica l’approccio verso la cultura nel nostro Paese e non risparmia nessuno: Elettra Lamborghini, Achille Lauro, case discografiche, Spotify, trapper, politici… Un’ottima vena satirica e il ritornello di facile presa dimostra grande intelligenza perché fa arrivare con più facilità il messaggio. Irriverente.

ZERO ASSOLUTO – ASTRONAVE

Padri dell’it-pop da alta classifica, negli ultimi due anni hanno trovato una nuova linfa collaborando con i volti dell’oggi del genere, in questo caso Gazzelle. Il loro è un pop sempre piacevole, orecchiabile e genuino. E ci mancava. Nostalgica.

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